Ospite della puntata di sabato 24 marzo di Spazio Scenico sarà Mattia Berto.
Attore, regista, illustratore, muove i primi passi, giovanissimo, in teatro.
Si laurea in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo a Ca’ Foscari con la tesi Percorsi della creatività nel teatro ragazzi in un territorio particolare: il Nordest, relatore Prof. Carmelo Alberti.
Dal 2001 ha curato la regia di diversi eventi culturali tra cui il noto Ad Alta Voce, ideato e sostenuto da Coop Adriatica, durante il quale ha diretto artisti del calibro di Serra Yilmaz, Maria Pia di Meo, Lucia Poli, Stefano Benni, Francesco Pannofino, Vasco Mirandola. Negli anni di formazione ha partecipato a diversi workshop e laboratori: nel 2007 presso il Master dell’Istituto della Commedia dell’Arte Internazionale sotto la direzione del maestro Gianni De Luigi, ha collaborato con, tra gli altri, Adriano Sinivia, Yutaka Takei, Franco Mescola, Carolin Carlson; nel 2008, durante Mediterraneo. Laboratorio Internazionale del Teatro de La Biennale di Venezia, diretto dal maestro Maurizio Scaparro, ha collaborato inoltre con Orlando Forioso, Massimo Ranieri, Mimmo Cuticchio.
Nel corso degli anni ha partecipato come interprete, animatore e regista a spettacoli e progetti teatrali con numerose compagnie venete e nazionali, tra cui La corte dei miracoli, La Piccionaia i Carrara di Vicenza, gli Alcuni di Treviso. E’ stato inoltre diretto da numerosi registi, coreografi e artisti della scena, tra i quali Gabris Ferrari e Maurizio Scaparro.
Attualmente è Direttore Artistico della programmazione del Teatro di Villa Groggia a Venezia e della stagione teatrale per ragazzi del Teatro Dario Fo di Camponogara. Negli ultimi anni la sua attività è strettamente legata al territorio provinciale su cui ha scelto di investire come artista e come operatore culturale, ma soprattutto come cittadino che desidera curare e contribuire all’arricchimento della produzione artistica e culturale dei luoghi che vive. Il teatrino di Villa Groggia, in particolare, si è rivelato un prezioso esempio di rigenerazione territoriale che accompagna la tutela delle realtà locali allo sviluppo e al radicamento di progetti teatrali di respiro nazionale e internazionale. Nel 2013 collabora alla V edizione del Festival dei matti, premio festival delle eccellenze nel sociale, sostenuto dal Ministero della Cultura, Ministero dell’Istruzione e Ricerca e Ministero della Salute. La collaborazione con il festival continua a tutt’oggi.
Nel 2016, insieme alla fotografa Giorgia Chinellato, concepisce Teatro in Bottega, sequenza di azioni teatrali site specific che prendono vita nei negozi dei centri storici delle città d’arte, trasformandoli in nuovi palcoscenici della contemporaneità. Nel 2017 Teatro in bottega è diventato inoltre un docu-film nell’ambito del progetto Noi siamo cultura, prodotto dall’emittente televisiva La F, con la regia di Giuseppe Carrieri. Tra i suoi laboratori teatrali, tenuti negli anni attraverso ripetute e continuative collaborazioni con Comune di Venezia, Università Ca’ Foscari, Fondazione Musei Civici di Venezia, Teatro Stabile del Veneto, Arteven Circuito Teatrale Regionale, e recentemente Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia, spiccano, tra gli altri, My city, Goldoni Metropolitano, Balera Groggia, Micronde 0A_una fabbrica per supereroi e il recente Tempesta_la resa dei conti. Nel 2014 ha diretto Waiting Room, operetta lirica che è stata replicata a Liegi (Belgio) e a Granada (Spagna); nel 2015 The lovers, con Sara Lazzaro, David Remondini e Sandro Pivoti; nel 2016 Canto VI, un pranzo maniacale sensuale, con Francesca Sarah Toich e Lele Piovene Porto Godi; nel 2017 Me anzoletto, scritto da Marco Gnaccolini con Pierdomenico Simone, e nello stesso anno dirige anche Afterplay, di Brian Friel, tradotto in italiano da Monica Capuani e Massimiliano Farau, con Sara Lazzaro e Alex Cendron.
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